Hai mai sentito parlare di monopsonio? Se il monopolio è una situazione in cui un solo venditore domina il mercato, il monopsonio è esattamente l’opposto: qui c’è un unico acquirente che ha il controllo sugli acquisti, mentre i venditori sono numerosi.
Immagina un’azienda che è l’unica datrice di lavoro in una piccola città o un governo che è l’unico compratore di un certo tipo di servizio. In questi casi, il potere contrattuale è sbilanciato, e il monopsonista può influenzare i prezzi e le condizioni di mercato a suo vantaggio.
Se seguirai questo post fino alla fine, avrai una comprensione chiara di cos’è il monopsonio, delle sue caratteristiche principali e di come rappresentarlo graficamente. Inoltre, alla fine della pagina troverai un quiz per mettere alla prova le tue conoscenze e vedere se hai davvero padroneggiato l’argomento!
Pronti? Iniziamo subito con un’introduzione al monopsonio!
ATTENZIONE
In questo post parliamo del monopsonista NON discriminante (in altre parole, del monopsonista che paga tutte le unità di bene/servizio acquistate allo stesso prezzo (non a prezzi diversi).
Il monopsonio: introduzione
Il monopsonio è l’opposto del monopolio: invece di un solo venditore che domina il mercato, qui c’è un unico compratore che ha il controllo sugli acquisti, mentre i venditori sono tanti.
La parola viene dal greco: monos significa “solo” e opsonia “acquisto”, quindi indica letteralmente un mercato con un solo acquirente. Per questo motivo, il monopsonio è spesso chiamato anche “monopolio della domanda”.
Nella realtà, è raro trovare un monopsonio su larga scala, perché in mercati grandi e aperti c’è sempre concorrenza. Tuttavia, in contesti più piccoli o specifici, possono crearsi situazioni simili. Un esempio classico? Le company town—città in cui un’unica azienda è l’unico datore di lavoro e decide salari e condizioni per tutti.

Un altro esempio che si trova di solito nei manuali di microeconomia e di economia del lavoro è quello delle squadre di baseball, che sono gli unici compratori di lavoro, ovvero gli unici ad assumere giocatori di baseball professionisti, e possono mettersi d’accordo per limitare la quantità acquistata (i giocatori assunti)comportandosi come un monopsonista.
Una sorta di “cartello al contrario”.
Vediamo ora più da vicino come funziona il monopsonio!
Le decisioni del monopsonista
La peculiarità del monopsonio sta nel fatto che il monopsonista può scegliere quale quantità comprare di un dato bene.
Se non la compra, nessun altro la comprerà.
Il monopsonista ha potere di mercato.
La decisione del monopsonista della quantità da acquistare influenza il prezzo di acquisto del bene/servizio.
Così come un monopolista sceglie la quantità da produrre, e il prezzo a cui vendere quella quantità (in base alla curva di domanda), allo stesso modo il monopsonista sceglie quale quantità acquistare, e di conseguenza quale prezzo pagare.
Il monopsonista è price-maker

Spieghiamoci meglio, vedendo prima cosa succede quando ci sono tanti acquirenti (quindi non siamo in monopsonio).
Scorri le slide qui sotto per vedere la differenza tra acquirenti non monopsonisti e il monopsonista!
Quale quantità acquista il monopsonista?
Il monopsonista ha una sua curva di domanda (che equivale al valore marginale – VM – che il bene/servizio ha per il monopsonista).
Si interfaccia con una curva di offerta, S, che equivale all’offerta di mercato.
Guardando il grafico si potrebbe essere portati a pensare che il monopsonista acquisti fino al punto di incontro tra la sua curva di domanda e la curva di offerta del mercato.
In realtà NON è così (perché il monopsonista non può discriminare. Se potesse discriminare, la situazione sarebbe diversa, ma in questo post ci stiamo concentrando sul monopsonista NON discriminante).
Il monopsonista acquisterà la quantità che rende uguale la sua spesa marginale e la curva di domanda.
Dobbiamo aggiungere un elemento al grafico sovrastante.

Dobbiamo aggiungere un elemento al grafico per capire come si comporta il monopsonista: la spesa marginale.
La spesa marginale nel monopsonio
Nel monopsonio, la spesa marginale (SM) è il costo aggiuntivo che il compratore deve sostenere per acquistare un’unità in più.
Ma c’è un dettaglio importante: il monopsonista non solo paga di più per quell’unità extra, ma deve anche aumentare il prezzo di tutte le altre unità già acquistate.
Ecco perché la curva di spesa marginale si trova al di sopra della curva di offerta ed è inclinata positivamente: ogni volta che il monopsonista vuole comprare di più, il prezzo sale per tutti.
Perché succede?
- La curva di offerta ha pendenza positiva: per ottenere più unità, il monopsonista deve pagare un prezzo più alto.
- Non può applicare prezzi diversi a unità diverse (niente discriminazione di prezzo), quindi ogni aumento si riflette su tutto ciò che ha già comprato.
Questa è la chiave per capire il grafico! Leggi bene queste due idee e ti sarà molto più chiaro come si rappresenta la spesa marginale del monopsonista.

Vuoi sapere come si determina la spesa marginale del monopolista? Non c’è problema! Clicca sul pulsante qui sotto:
Se il motivo per cui la Spesa Marginale sta sopra la curva di offerta (ovvero ha pendenza maggiore)non dovesse essere chiaro non preoccuparti! Spieghiamolo meglio con un esempio.
Perché la spesa marginale sta sopra la curva di offerta?
Risposta breve: perché il monopsonista non può discriminare.
Risposta più lunga: perché il monopsonista, per acquistare un’unità in più, deve pagare un prezzo più alto (perché la curva di offerta è inclinata verso l’alto).
Siccome non può discriminare, deve pagare un prezzo alto per l’ultima unità acquistata, e anche per tutte le altre.
Ipotizziamo che il monopsonista compri 4 pere, a 2 € ciascuna, la spesa totale sarà di 8 €.
Vediamo nel grafico che nella curva di offerta, alla quantità di 4 pere, corrisponde il prezzo di 2 €.
Se il monopsonista vuole comprare la quinta pera, il prezzo corrispondente nella curva di offerta è di 3 €.
Se potesse discriminare, pagherebbe le altre pere il loro prezzo, e SOLTANTO la quinta pera 3 €, per un totale di 11 €.
Ma il monopsonista che prendiamo in considerazione in questo post NON può discriminare.

Se vuole comprare la quinta pera, deve pagare la quinta pera 3 €, e anche le altre quattro (che precedentemente aveva pagato 2 € ciascuna).
Per questo la spesa marginale sta sopra la curva di offerta.
La quantità e il prezzo di monopsonio
Il monopsonista acquista la quantità per la quale la spesa marginale e la curva di domanda (o valore marginale)si intersecano.
Spesa Marginale = Domanda
La domanda del monopsonista è il valore marginale che il monopsonista attribuisce ad ogni unità aggiuntiva acquistata, quindi possiamo anche scrivere:
Spesa Marginale = Valore Marginale
Vediamo graficamente quale quantità acquisterà il monopsonista, e a quale prezzo:

Nel grafico vediamo la quantità di monopsonio (qm ) e il prezzo di monopsonio (pm )
La quantità di monopsonio
La quantità aquistata (qm – quantità di monopsonio)è quella in corrispondenza della quale la spesa marginale e la domanda si incontrano.
Il prezzo di monopsonio
Acquistando quella quantità, il monopsonista paga un prezzo pm (prezzo di monopsonio), che è il prezzo corrispondente alla curva di offerta per la quantità qm.
Visto da un’altra prospettiva, possiamo dire che al prezzo pm, le imprese dal lato dell’offerta sono disposte ad offrire la quantità qm.
Il prezzo di monopsonio NON è quello al quale la spesa marginale e la domanda si incontrano!
L’incontro tra la smesa marginale e il valore marginale (cioé la domanda)ci serve solo per determinare la quantità di monopsonio!
Il prezzo di monopsonio NON è quello al quale la spesa marginale e la domanda si incontrano!
L’incontro tra la smesa marginale e il valore marginale (cioé la domanda)ci serve solo per determinare la quantità di monopsonio!
Il prezzo di monosonio è quello di incontro tra la quantità di monopsonio e l’offerta (S).
Le imprese sono disposte a offrire la quantità qm al prezzo pm.

Differenza tra quantità-prezzo di monopsonio e quantità-prezzo concorrenziale
Cosa cambia se a comprare è un solo acquirente (monopsonista)che ha potere di mercato (è price-maker), rispetto alla situazione in cui ad acquistare sono tanti acquirenti price-taker?
In una situazione concorrenziale, la quantità scambiata è quella che rende l’offerta uguale alla domanda.
Il monopsonista invece acquista una quantità inferiore (è l’unico ad acquistare)per massimizzare il suo profitto.
Quindi la quantità di monopsonio è inferiore alla quantità di concorrenza. E anche il prezzo pagato dal monopsonista è inferiore al prezzo di concorrenza!
Scorri le slide qui sotto per vederlo graficamente!
Perdita secca e monopsonio
La presenza di un monopsonio determina una perdita secca rispetto alla situazione concorrenziale. Significa che il benessere congiunto di consumatori e produttori è minore.
In una situazione concorrenziale (in cui ci sono molteplici acquirenti), non si ha perdita secca, come vediamo nel grafico sottostante:

In una situazione di monopsonio, invece, si ha una perdita secca, derivante dal fatto che il monopsonista acquista una quantità inferiore di quella concorrenziale, ad un prezzo inferiore. Vediamolo nel grafico successivo.

Il triangolo evidenziato in azzurro è la perdita secca di monopsonio (DWL – Dead Weight Loss).
Conclusione
In poche parole? Il monopsonio si verifica quando c’è un solo compratore con il potere di decidere prezzi e quantità, massimizzando il proprio profitto. Questo porta a una perdita netta, come mostrato nell’ultimo grafico.
Nel nostro esempio, abbiamo parlato di un monopsonista che tratta tutti allo stesso modo. Ma se potesse differenziare i prezzi per i venditori? La storia cambierebbe—e in alcuni casi, la perdita netta scomparirebbe del tutto!
Vuoi approfondire? Dai un’occhiata agli altri articoli per scoprire come funziona la discriminazione nei monopsoni!
Domande e risposte sul monopsonio
È una forma di mercato in cui c’è un solo acquirente (monopsonista)e molti venditori. Questa caratteristica gli attribuisce delle peculiarità. In particolare il fatto che il monopsonista è price-maker, e che ha potere di mercato nell’acquisto dei fattori.
Sì, è corretto. Il monopsonista acquista finché la spesa marginale è uguale alla sua domanda (o valore marginale). Dal momento che la spesa marginale è inclinata positivamente e sta sopra la curva di offerta, il monopsonista acquista una quantità inferiore di quella che si acquisterebbe in una situazione concorrenziale, come si può vedere in figura.
Quiz sul monopsonio
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