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Domanda e offerta – Economia – Guida definitiva

Domanda e offerta spiegate in modo semplice copertina

Domanda e offerta sono due argomenti chiave in economia, per questo è opportuno capirli al meglio.

Per illustrare il modello in modo semplice, parleremo prima della domanda, poi dell’offerta, e successivamente dell’equilibrio di mercato (che è l’incontro tra la domanda e l’offerta).

Lo schema logico seguito è quello che trovate nella tabella dei contenuti qui sotto.

Come tutti sanno, l’equilibrio è il punto di incontro tra domanda e offerta.

Se fosse così semplice, questo post potrebbe finire qui, ma purtroppo non basta.

Qual è il prezzo di equilibrio? Qual è la quantità di equilibrio? Cosa succede quando non si è in equilibrio?

Tanti interrogativi rimangono irrisolti con una definizione così breve.

Cercheremo di rispondere a tutti gli interrogativi in modo semplice.


Il modello della domanda e dell’offerta descrive il modo in cui consumatori (domanda) e produttori (offerta)interagiscono per determinare la quantità di un bene/servizio venduto in un mercato, e il prezzo al quale è venduto.

CON QUESTO MODELLO SI DETERMINANO: QUANTITÀ E PREZZO DI EQUILIBRIO IN UN MERCATO

Possiamo anticipare, come vedremo nelle considerazioni finali, che questo modello può essere applicato in mercati concorrenziali (per altri tipi di mercati, con caratteristiche diverse, saranno necessari altri modelli).

La domanda

La domanda è la quantità di un bene che i consumatori sono disposti ad acquistare ad ogni dato prezzo.

Sebbene sia influenzata da più fattori, gli economisti si concentrano sulla correlazione che la domanda ha con il prezzo.

Si prendono dunque tutti gli altri fattori come costanti, nella determinazione del prezzo di equilibrio.

La curva di domanda

La curva di domanda è la rappresentazione grafica di quanto detto prima. In particolare, il grafico della curva di domanda sarà come questo:

Grafico della curva di domanda

Nel grafico qui sopra vediamo che, al prezzo p1, i consumatori sono disposti ad acquistare la qantità q1.

Al prezzo p2 (che è inferiore), sono disposti ad acquistare una quantità maggiore (q2).

La curva di domanda di mercato è la somma delle curve di domanda dei singoli individui.

La curva di domanda è sempre discendente per la legge della domanda (una legge empirica).

Legge della domanda

A parità di altri fattori, il consumatore acquisterà quantità maggiori di un bene se il suo prezzo diminuirà e viceversa

Come notiamo nel grafico, se abbiamo un prezzo (p1), la quantità domandata sarà (q1), che è la quantità corrispondente all’intersezione tra il prezzo p1 e la curva di domanda.
Se il prezzo diminuisce, e diventa (p2), la quantità domandata aumenterà, e diventerà (q2).

AL DIMINUIRE DEL PREZZO DI UN BENE LA QUANTITÀ DOMANDATA AUMENTA
VICEVERSA
ALL’AUMENTARE DEL PREZZO DI UN BENE LA QUANTITÀ DOMANDATA DIMINUISCE


Dietro tutta questa teoria, ci sono delle scelte di persone in carne ed ossa. Persone che decidono, ad esempio, che sono disposte a pagare per la pasta, fino a 5 € al kg. La domanda, non è altro che questo. Una funzione che riassume quanto le persone sono disposte a pagare per un certo bene.

L’elasticità della domanda

L’elasticità della domanda, in breve, risponde alla domanda “se aumento il prezzo di un’unità, di quanto si riduce la quantità domandata?”.

Può essere confusa con la pendenza della curva di domanda, ma non è così. L’elasticità è diversa dalla pendenza della curva di domanda (tuttavia la pendenza della curva influenza l’elasticità).

Il concetto è fondamentale, e per questo è spiegato in un post dedicato che potete visitare cliccando sul pulsante qui sotto.

Quali sono gli effetti degli altri fattori sulla curva di domanda?

Abbiamo visto come la domanda sia influenzata sia dal prezzo che da altri fattori.

AL VARIARE DEL PREZZO

Come abbiamo visto nel grafico precedente, una variazione del prezzo determina uno spostamento LUNGO la curva di domanda. Cioé, con il cambiare del prezzo non cambia la domanda (la curva di domanda rimane dov’è), ma cambia la quantità domandata.

Spostamento lungo la curva di domanda
AL VARIARE DEGLI ALTRI FATTORI

Abbiamo visto all’inizio che la domanda può essere influenzata anche da altri fattori. Il variare di altri fattori (come il prezzo di un bene sostitutivo, o di un bene complementare), determina uno spostamento DELLA curva di domanda.

Spostamento della curva di domanda (verso l’alto o verso il basso)

Quindi, ricapitolando:

La funzione di domanda

La funzione di domanda è la relazione matematica rappresentata graficamente dalla curva di domanda.

qd=f(p, pb, pc, Y)

qd= quantità domandata
f significa che “è funzione di”
pb è il prezzo di un bene sostitutivo
pc è il prezzo di un altro bene sostitutivo
Y è il reddito dei consumatori

*** Avremmo potuto anche inserire il prezzo di altri beni sostitutivi, o di beni complementari, questo è solo un esempio ***

Ipotizziamo che noi vendiamo margarina, e il prezzo del burro sale, è probabile che alcuni consumatori si riverseranno nel mercato della margarina a causa dell’aumento di prezzo del burro (che è un bene sostitutivo).
Per questo è importante anche considerare questi altri fattori, che influiscono inevitabilmente con le decisioni di acquisto dei consumatori.

Essendo che tralasciamo gli altri fattori, la domanda sarà funzione soltanto del prezzo:

qd=f(p)

In particolare, sarà la seguente:

qd = a – bp

Dove a è una costante (che geometricamente rappresenta l’intercetta con l’asse delle ordinate; teoricamente sarebbe la quantità domandata se il prezzo fosse zero), e b è il coefficiente che indica in che modo varia la quantità domandata al variare del prezzo.
p ovviamente rappresenta il prezzo del bene.

ATTENZIONE: -b NON è la pendenza della curva di domanda!

Per come sono strutturati il grafico della domanda e la funzione di domanda, abbiamo la quantità domandata come variabile dipendente, la quale però sta sull’asse delle ascisse (orizzontale).

Per disegnare la curva di domanda, può essere utile calcolare la funzione di domanda inversa.

Video sulla domanda

L’offerta

Con offerta indichiamo la quantità di un bene che i produttori sono disposti a fornire ad un certo prezzo.

Anche l’offerta può essere influenzata da fattori diversi dal prezzo.

Nel modello si prende in considerazione anche qui soltanto l’influenza del prezzo, mantenendo inalterati gli altri fattori.

La curva di offerta è inclinata verso l’alto, il che significa che al diminuire del prezzo la quantità offerta diminuisce (tuttavia potreste anche trovare delle curve di offerta orizzontali).

La curva di offerta

Grafico della curva di offerta

Come notiamo nel grafico, se abbiamo un prezzo (p1), la quantità offerta sarà (q1), che è la quantità corrispondente all’intersezione tra il prezzo p1 e la curva di offerta.
Se il prezzo diminuisce, e diventa (p2), la quantità offerta diminuirà, e diventerà (q2).

La curva di offerta è crescente perché ovviamente i produttori saranno più invogliati a offrire di più se il prezzo è più alto, e di meno se il prezzo è più basso.

L’elasticità dell’offerta

L’elasticità dell’offerta in breve indica la sensibilità dell’offerta alle variazioni del prezzo.

Risponde al quesito: se aumento il prezzo di un’unità, di quanto varia la quantità offerta?

Il concetto è spiegato nel dettaglio nel seguente post dedicato, che potete visitare cliccando sul pulsante qui sotto.

Quali sono gli effetti degli altri fattori sulla curva di offerta?

Sappiamo che anche l’offerta è influenzata dal prezzo, e da altri fattori.

AL VARIARE DEL PREZZO

Come abbiamo visto nel grafico appena sopra, al variare del prezzo, si ha uno spostamento LUNGO la curva di offerta.
Cioé con il variare del prezzo, cambia la quantità offerta (ma la curva di offerta rimane dov’è!).

Spostamento lungo la curva di offerta
AL VARIARE DEGLI ALTRI FATTORI

Come sappiamo, l’offerta può essere influenzata anche da altri fattori. Al variare di questi fattori, si ha uno spostamento DELLA curva di offerta.

C’è un post dedicato specificamente allo spostamento della curva di offerta, che potete visitare cliccando sul pulsante sotto.

Spostamento della curva di offerta (verso l’alto o verso il basso)

La funzione di offerta

La funzione di offerta è la relazione matematica rappresentata graficamente dalla curva di offerta.

qs = f (p,c,t)

qs è la quantità offerta
*S sta per Supply*
f significa che si tratta di una funzione
p è il prezzo del bene
c è il costo di produzione sostenuto dal produttore
t sono le tasse della Pubblica Amministrazione

Dato che gli altri fattori vengono tralasciati (ipotizzandoli costanti), la quantità offerta sarà soltanto funzione del prezzo:

qs = f(p)

In particolare, avremo:

qs = a + bp

Dove a è una costante , e b è il coefficiente che spiega in che modo varia la quantità offerta (qs)al variare del prezzo.
p ovviamente rappresenta il prezzo del bene.

ATTENZIONE: b NON è la pendenza della curva di offerta!

Per come sono strutturati il grafico dell’offerta e la funzione di offerta, abbiamo la quantità offerta come variabile dipendente, la quale però sta sull’asse delle ascisse (orizzontale).

Per disegnare la curva di offerta, è opportuno calcolare la funzione di offerta inversa.

L’equilibrio di mercato

Il punto di equilibrio è il punto in cui tutti “stanno bene“. Gli interessi dei consumatori e dei produttori convergono.

IL PUNTO DI EQUILIBRIO È IL PUNTO DI INCONTRO TRA LA DOMANDA E L’OFFERTA

Punto di equilibrio

Il prezzo di equilibrio è indicato nel grafico con p*, e la quantità di equilibrio è indicata con q*

Determinare il punto di equilibrio mediante gli strumenti matematici

Avendo le due funzioni, è semplicissimo individuare il punto di equilibrio (si tratta in fondo di un’equazione di primo grado).

Esempio. Abbiamo le seguenti funzioni:
qd = 286 – 20p [Funzione di domanda]
qs = 88 + 40p [Funzione di offerta]

Per trovare il prezzo di equilibrio poniamo:
qd = qs [Perché vogliamo che la domanda eguagli l’offerta]

286 – 20p = 88 + 40p

Svolgendo i calcoli, avremo p = 3,30

Questo è il prezzo di equilibrio.

Basta sostituire questo prezzo a una delle quantità (essendo il prezzo quello di equilibrio, il risultato sarà uguale per entrambe le funzioni, di domanda e di offerta. Se non ci credi, fai una prova!).
qd = qs = 286 – 20*3,30 = 220

Dunque la quantità di equilibrio è 220.

Video sull’equilibrio tra domanda e offerta

Come fa il mercato ad arrivare all’equilibrio?

Il mercato arriva all’equilibrio per aggiustamenti progressivi.

Eccesso di offerta

Se, ad esempio, ci fosse un prezzo superiore a quello di equilibrio, i consumatori non sarebbero disposti ad acquistare a quel prezzo (salvo alcuni), e quindi i produttori avrebbero “troppi beni” rispetto a quelli richiesti, e abbasserebbero il prezzo, per vendere la quantità prodotta in eccesso.
Con una diminuzione del prezzo, si avrebbe una quantità domandata maggiore.
Così via, finché si raggiunge il prezzo di equilibrio.

Eccesso di offerta

Eccesso di domanda

Può succedere che il prezzo sia inferiore al prezzo di equilibrio, quindi ci saranno molti consumatori che vorranno acquistare a quel prezzo basso, ma non ci saranno produttori disposti a vendere, ovvero l’offerta non soddisferà la domanda, quindi ci saranno consumatori disposti a pagare un prezzo superiore, per ottenere il bene/servizio, e a quel prezzo, ci saranno produttori disposti ad offrirlo.
Il prezzo aumenterà progressivamente, fino a raggiungere quello di equilibrio.

Eccesso di domanda

Le alterazioni dell’equilibrio

Come si è detto, un mercato che trova l’equilibrio, rimane nel punto di equilibrio salvo che non ci sia uno shock che determini uno spostamento di una delle due curve, oppure un provvedimento amministrativo.

In generale, possiamo vedere come operano le alterazioni dell’equilibrio nei seguenti grafici:

Per sapere cosa determina uno spostamento della curva di domanda nel dettaglio, puoi leggere questo post dedicato all’argomento.

Possiamo avere due casi:

La curva di domanda si sposta verso il basso

Spostamento curva di domanda verso il basso

Il nuovo equilibrio porta a una riduzione del prezzo (da p* a p1)e anche della quantità di equilibrio (da q* a q1).

La curva di domanda si sposta verso l’alto

Spostamento curva di domanda verso l’alto

Il nuovo equilibrio porta ad un aumento del prezzo (da p* a p1)e anche della quantità di equilibrio (da q* a q1).

Per sapere cosa determina uno spostamento della curva di offerta nel dettaglio, puoi leggere questo post dedicato all’argomento.

Possiamo avere due casi:

La curva di offerta si sposta verso il basso

Spostamento curva di offerta verso il basso

Il nuovo equilibrio si ha con una riduzione del prezzo di equilibrio (da p* a p1)e ad un aumento della quantità di equilibrio (da q* a q1).

La curva di offerta si sposta verso l’alto

Spostamento curva di offerta verso l’alto

Il nuovo equilibrio si ha con un aumento del prezzo di equilibrio (da p* a p1)ed una riduzione della quantità di equilibrio (da q* a q1).

Le alterazioni dell’equilibrio dovute ad interventi delle amministrazioni pubbliche sono molteplici.

Questo post è dedicato all’effetto dei provvedimenti delle Amministrazioni Pubbliche sulla domanda, l’offerta e l’equilibrio.

Video sull’equilibrio tra domanda e offerta

Quando si può usare il modello?

In breve, il modello si può applicare ragionevolmente in mercati concorrenziali, in cui:

Alcuni esempi possono essere il settore dell’agricoltura, della finanza, il mercato del lavoro ecc…

Domande e risposte

Cosa si intende per ‘Domanda’?

Quando parliamo di domanda, ci riferiamo alla quantità domandata di un dato bene, al variare del prezzo.

Cos’è la funzione di domanda?

La funzione di domanda è una funzione che indica in che modo varia la quantità domandata, al variare del prezzo e di altri fattori:
qd=f(p, pb, pc, Y)

Solitamente si tralasciano gli altri fattori e ci si concentra soltanto sul prezzo come variabile indipendente:
qd=f(p)

Ecco un esempio di funzione di domanda tipica:
qd = a – bp

Cosa si intende per ‘offerta’?

Quando parliamo di offerta, facciamo riferimento alla quantità offerta di un dato bene, al variare del prezzo.

Cos’è la funzione di offerta?

La funzione di offerta è una funzione che esprime in che modo varia la quantità offerta, al variare del prezzo e di altri fattori:
qs = f (p,c,t)

Come avviene per la funzione di domanda, anche per la funzione di offerta, di solito, si assumono tutti gli altri valori come costanti, e ci si concentra sul prezzo come unica variabile indipendente:
qs = f(p)

In particolare, la funzione di offerta tipica è la seguente:
qs = a + bp

*NOTA: la s sta per supply (offerta in inglese)

Cos’è il punto di equilibrio?

Il punto di equilibrio è definito come l’incontro tra la domanda e l’offerta.
In questo punto, i consumatori acquistano la quantità desiderata a quel prezzo, e i produttori offrono la quantità che desiderano offrire a quel prezzo.

Non sempre c’è un equilibrio (ma non è questa la sede per parlarne).

Puoi trovare altri post relativi alla microeconomia nella pagina dedicata, cliccando sul pulsante qui sotto.


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