Domanda e offerta – Economia – Guida definitiva

Domanda e offerta sono due argomenti chiave in economia, per questo è opportuno capirli al meglio.

Quasi tutti sanno che “la domanda eguaglie l’offerta”, ma cosa significa esattamente? Come rappresentiamo entrambi graficamente? Cosa influisce sulla domanda e sull’offerta? Parleremo di questo e di tanto altro.

Per illustrare il modello in modo semplice, parleremo prima della domanda, poi dell’offerta, e successivamente dell’equilibrio di mercato (che è l’incontro tra la domanda e l’offerta).

Lo schema logico seguito è quello che trovi nella tabella dei contenuti qui sotto.

Come tutti sanno, l’equilibrio è il punto di incontro tra la domanda e l’offerta.
Se il modello fosse così semplice, il post potrebbe finire qui, ma purtroppo non basta. Ci sono tanti interrogativi irrisolti.

Qual è il prezzo di equilibrio? Qual è la quantità di equilibrio? Cosa succede quando non si è in equilibrio?
Proveremo a rispondere a questi e ad altri interrogativi nel modo più semplice possibile.

In fondo alla pagina troverai anche un quiz per mettere alla prova le tue conoscenze!

Il modello della domanda e dell’offerta descrive il modo in cui consumatori (domanda) e produttori (offerta)interagiscono per determinare la quantità di un bene/servizio venduto in un mercato, e il prezzo al quale è venduto.

CON QUESTO MODELLO SI DETERMINANO: QUANTITÀ E PREZZO DI EQUILIBRIO IN UN MERCATO

IL MODELLO DI DOMANDA E OFFERTA SI PUÒ APPLICARE SOLTANTO IN MERCATI CONCORRENZIALI

Possiamo anticipare, come vedremo nelle considerazioni finali, che questo modello può essere applicato in mercati concorrenziali (per altri tipi di mercati, con caratteristiche diverse, saranno necessari altri modelli).

La domanda

Sebbene sia influenzata da più fattori, gli economisti si concentrano sulla correlazione che la domanda ha con il prezzo.

Si prendono dunque tutti gli altri fattori come costanti, nella determinazione del prezzo di equilibrio.

Specchietto - Cosa influenza la domanda?

La curva di domanda

La curva di domanda è la rappresentazione grafica di quanto detto prima.

Ovvero, rappresenta graficamente la quantità di un bene che i consumatori sono disposti ad acquistare ad ogni dato prezzo.

Dato che gli economisti si concentrano sul rapporto tra la quantità domandata e il prezzo, negli assi avremo soltanto queste due grandezze.
In particolare, avremo il prezzo nell’asse delle ordinate (quella verticale), e la quantità nell’asse delle ascisse (quella orizzontale)

Il grafico della curva di domanda sarà come il seguente (osserviamo il grafico per poi commentarlo):

Grafico_Curva_Di_Domanda

Nel grafico qui sopra vediamo che, al prezzo p1, i consumatori sono disposti ad acquistare la qantità q1.

Basta prendere il prezzo p1 nell’asse delle ordinate (quella verticale)e procedere in orizzontale finché si incontra la curva di domanda. Quando si “sbatte” sulla curva di domanda, basta scendere in basso, fino alla curva delle ascisse (quella orizzontale), per trovare la quantità corrispondente a quel prezzo.

Al prezzo p2 (che è inferiore), sono disposti ad acquistare una quantità maggiore (q2).

La stessa cosa varrà per qualsiasi prezzo.

Nota: La curva di domanda di mercato è la somma delle curve di domanda dei singoli individui.

La curva di domanda è sempre discendente per via della legge della domanda.

Legge della domanda

La legge della domanda è una legge empirica che dice che, a parità di altri fattori, il consumatore acquisterà quantità maggiori di un bene se il suo prezzo diminuisce, e viceversa.

Come notiamo nel grafico superiore, al prezzo p1 la quantità domandata è q1. Se il prezzo diminuisce, e diventa p2, la quantità domandata diventa q2 (maggiore di q1).

AL DIMINUIRE DEL PREZZO DI UN BENE LA QUANTITÀ DOMANDATA AUMENTA

VICEVERSA

ALL’AUMENTARE DEL PREZZO DI UN BENE LA QUANTITÀ DOMANDATA DIMINUISCE

L’elasticità della domanda

L’elasticità della domanda, in breve, risponde al quesito:

“se aumento il prezzo di un’unità, di quanto si riduce la quantità domandata?”.

Può essere confusa con la pendenza della curva di domanda, ma non è così. L’elasticità è diversa dalla pendenza della curva di domanda (tuttavia la pendenza della curva influenza l’elasticità).

Il concetto è importante, e per questo è approfondito in un post dedicato all’argomento, che puoi trovare cliccando sul pulsante qui sotto:

Spostamento della curva di domanda e lungo la curva di domanda

Abbiamo visto come la domanda sia influenzata sia dal prezzo che da altri fattori.
Il “comportamento” del modello è diverso se al variare è il prezzo, o se sono altri fattori che influenzano la domanda (ma che sono considerati esogeni).
Vediamo cosa succede alla domanda se varia il prezzo, oppure se variano altri fattori.

Domanda e variazione di prezzo

Abbiamo visto come la domanda sia influenzata sia dal prezzo che da altri fattori.

Inoltre, nel grafico precedente abbiamo osservato come una variazione del prezzo determina uno spostamento LUNGO la curva di domanda.

Cioé, con il cambiare del prezzo, la curva di domanda rimane dov’è. Ciò che cambia è la quantità domandata.

Spostamento_Lungo_La_Curva_Di_Domanda

Vediamo adesso cosa accade, invece, se cambiano altri fattori (diversi dal prezzo).

Domanda e variazione di altri fattori (diversi dal prezzo)

Sebbene gli economisti si concentrino sulla relazione tra il prezzo e la quantità domandata, abbiamo già detto che la domanda può essere influenzata anche da altri fattori. Il variare di altri fattori (come il prezzo di un bene sostitutivo, o di un bene complementare), determina uno spostamento DELLA curva di domanda.

Vediamo un esempio nel grafico qui sotto:

Spostamento_della_Curva_di_domanda

Per evitare di realizzare un post troppo lungo, i dettagli sullo spostamento della curva di domanda sono in un post dedicato, che puoi vedere cliccando sul pulsante qui sotto:

Per ricapitolare, se c’è una variazione di prezzo abbiamo uno spostamento LUNGO la curva di domanda, se invece c’è una variazione di altri fattori diversi dal prezzo, avremo uno spostamento della curva di domanda:

Domanda e offerta: variazione del prezzo e di altri fattori e spostamento della curva di domanda

La funzione di domanda

La “funzione di domanda” è semplicemente la relazione matematica che è rappresentata graficamente dalla curva di domanda (che abbiamo visto finora).

Vediamo prima la funzione di domanda “estesa”, e successivamente quella “semplificata”.

Indichiamo con qd la quantità domandata. Questa è funzione, come abbiamo detto, del prezzo del bene ma anche di altri fattori (quali il prezzo di altri beni, il reddito dei consumatori, e tanto altro),

qd = f(p, pb, pc, Y, …)

  • qd è la quantità domandata
  • f significa che “è funzione di”
  • pb è il prezzo di un bene sostitutivo (è soltanto un esempio)
  • pc è il prezzo di un bene complementare (è soltanto un esempio)
  • Y è il reddito dei consumatori
  • indica che avremmo potuto inserire anche il prezzo di altri beni sostitutivi o altri fattori
Perché includiamo anche il prezzo di altri beni e il reddito nella funzione di domanda?

Ipotizziamo che noi vendiamo margarina, e il prezzo del burro aumenta.
È probabile che alcuni consumatori si riverseranno nel mercato della margarina a causa dell’aumento di prezzo del burro (che è un bene sostitutivo).

Per questo sono indicati anche il prezzo di beni sostituti e complementari nella funzione di domanda.

Allo stesso modo, anche il reddito influenza la domanda dei beni.

Bisogna considerare questi altri fattori, che influiscono inevitabilmente con le decisioni di acquisto dei consumatori.

Funzione di domanda “semplificata”

Essendo che, come abbiamo detto, gli economisti si concentrano soltanto sulla relazione tra quantità domandata e prezzo, la funzione di domanda è soltanto funzione del prezzo:

qd=f(p)

In particolare, sarà la seguente:

qd = a – bp

  • a è una costante (che geometricamente rappresenta l’intercetta con l’asse delle ordinate; (teoricamente sarebbe la quantità domandata se il prezzo fosse zero);
  • b è il coefficiente che indica in che modo varia la quantità domandata al variare del prezzo.
  • p ovviamente rappresenta il prezzo del bene.

Per come sono strutturati il grafico della domanda e la funzione di domanda, abbiamo la quantità domandata come variabile dipendente, la quale però sta sull’asse delle ascisse (orizzontale).

Per disegnare la curva di domanda, può essere utile calcolare la funzione di domanda inversa.

Video sulla domanda

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Adesso che abbiamo parlato della domanda, passiamo alla seconda parte del nostro modello: l’offerta.

L’offerta

L’offerta è la quantità di un bene che i produttori sono disposti a fornire ad un certo prezzo.

Anche l’offerta può essere influenzata, oltre che dal prezzo, da fattori diversi dal prezzo.

Come per la domanda, anche per l’offerta si prende in considerazione soltanto l’influenza del prezzo sulla quantità offerta, mantenendo inalterati gli altri fattori.

La curva di offerta è inclinata verso l’alto, il che significa che al diminuire del prezzo la quantità offerta diminuisce (tuttavia potreste anche trovare delle curve di offerta orizzontali).

L'offerta è influenzata dal prezzo e da altri fattori - Microeconomia

La curva di offerta

La curva di offerta è la rappresentazione grafica della relazione tra il prezzo di un bene, e la quantità offerta dai produttori.

Osserviamo il grafico qui sotto, che rappresenta una curva di offerta, per poi commentarlo:

La domanda e l'offerta: grafico curva di offerta

Come notiamo nel grafico, se abbiamo un prezzo (p1), la quantità offerta sarà (q1), che è la quantità corrispondente all’intersezione tra il prezzo p1 e la curva di offerta.
Se il prezzo diminuisce e diventa (p2), la quantità offerta diminuisce anch’essa (q2).

La curva di offerta è crescente perché ovviamente i produttori saranno più invogliati a offrire di più se il prezzo è più alto, e di meno se il prezzo è più basso.

Il seguente video spiega passo per passo come disegnare la curva di offerta:

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L’elasticità dell’offerta

In poche parole, l’elasticità dell’offerta indica la sensibilità dell’offerta alle variazioni del prezzo.

Risponde al quesito: se aumenta il prezzo di un’unità, di quanto varia la quantità offerta?

Il concetto di elasticità dell’offerta è spiegato nel dettaglio in un post specifico, che puoi trovare cliccando sul pulsante qui sotto:

Spostamento della curva di offerta e lungo la curva di offerta

Così come la domanda, anche l’offerta è influenzata sia dal prezzo che da altri fattori.

Gli economisti si concentrano sulla relazione tra prezzo e quantità offerta, dunque la variazione di altri fattori (diversi dal prezzo)determina uno spostamento DELLA curva di offerta.

Vediamo brevemente e graficamente cosa succede alla curva di offerta se cambia il prezzo o se cambiano altri fattori.

Offerta e variazione di prezzo

Al variare del prezzo, si ha uno spostamento LUNGO la curva di offerta.
Ovvero cambia la quantità offerta (ma la curva di offerta rimane dov’è!).

Osserviamolo nel grafico sottostante:

Spostamento_Lungo_La_Curva_Di_Offerta

Cosa accade, invece, se cambiano altri fattori (diversi dal prezzo)?

Offerta e variazione di altri fattori (diversi dal prezzo)

Come sappiamo, l’offerta può essere influenzata anche da altri fattori. Al variare di questi fattori, si ha uno spostamento DELLA curva di offerta.
Possiamo vedere un esempio nel grafico qui sotto:

Spostamento_della_Curva_di_offerta

L’argomento dello spostamento della curva di offerta è stato trattato in un post specifico per evitare che questa pagina diventi troppo complessa.

Puoi trovare l’articolo sullo spostamento della curva di offerta cliccando sul pulsante qui sotto:

La funzione di offerta

La “funzione di offerta” è semplicemente la relazione matematica che è rappresentata graficamente dalla curva di offerta (che abbiamo visto finora).

Osserviamo anzitutto la funzione di offerta “estesa”, che a livello concettuale comprende tutti i fattori che influenzano l’offerta, per poi parlare della versione “semplificata”, che è quella che prende in considerazione soltanto il prezzo.

qs = f (p,c,t,…)

  • qs è la quantità offerta (*S sta per Supply)
  • f significa che “è funzione di”
  • p è il prezzo del bene
  • c è il costo di produzione sostenuto dal produttore
  • t sono le tasse della Pubblica Amministrazione
  • indica che avremmo potuto inserire anche altri fattori

Dato che gli altri fattori vengono tralasciati (ipotizzandoli costanti), la quantità offerta sarà soltanto funzione del prezzo:

qs = f(p)

In particolare, la funzione di offerta sarà la seguente:

qs = a + bp

  • a è una costante (che geometricamente rappresenta l’intercetta con l’asse delle ordinate; (teoricamente sarebbe la quantità offerta se il prezzo fosse zero);
  • b è il coefficiente che indica in che modo varia la quantità offerta al variare del prezzo.
  • p ovviamente rappresenta il prezzo del bene.

Per come sono strutturati il grafico dell’offerta e la funzione di offerta, abbiamo la quantità offerta come variabile dipendente, la quale però sta sull’asse delle ascisse (orizzontale).

Per disegnare la curva di offerta, è opportuno calcolare la funzione di offerta inversa.

L’equilibrio di mercato

Il punto di equilibrio è il punto in cui tutti “stanno bene“. Gli interessi dei consumatori e dei produttori convergono.

IL PUNTO DI EQUILIBRIO È IL PUNTO DI INCONTRO TRA LA DOMANDA E L’OFFERTA

Possiamo osservarlo graficamente nella rappresentazione qui sotto, in cui il punto di equilibrio è evidenziato da una stella, dove domanda (D)e offerta (S) si incontrano:

Punto_di_Equilibrio_Domanda_e_Offerta

Il prezzo di equilibrio è indicato nel grafico con p*, e la quantità di equilibrio è indicata con q*

Determinare il punto di equilibrio mediante gli strumenti matematici

Determinare il punto di equilibrio graficamente è molto semplice, tuttavia non ci da informazioni precise su quale sia la quantità di equilibrio, e su quale sia il prezzo di equilibrio.

Per questo motivo, è opportuno ricavare la quantità e il prezzo di equilibrio con strumenti matematici.

Per calcolare l’equilibrio bisogna porre la funzione di domanda uguale alla funzione di offerta:

qd = qs

Trovare l’equilibrio matematicamente è semplicissimo. Si tratta semplicemente di risolvere un’equazione di primo grado (o al massimo di secondo grado se si osservano domanda o offerta non lineari).

Facciamo un semplice esempio per vedere in che modo si calcola il punto di equilibrio:

Problema

Abbiamo le seguenti funzioni:
qd = 286 – 20p [Funzione di domanda]
qs = 88 + 40p [Funzione di offerta]

Calcolare il prezzo e la quantità di equilibrio.

Anzitutto, poniamo qd = qs

286 – 20p = 88 + 40p

Svolgendo i calcoli, avremo p = 3,30

Questo è il prezzo di equilibrio.

Basta sostituire questo prezzo a una delle quantità (essendo il prezzo quello di equilibrio, il risultato sarà uguale per entrambe le funzioni, di domanda e di offerta. Se non ci credi, fai una prova!).

qd = qs = 286 – 20*3,30 = 220

Dunque la quantità di equilibrio è 220.

Video sull’equilibrio tra domanda e offerta

Il seguente video parla in dettaglio del punto di equilibrio, anche in casi particolari quali quelli di prezzi minimi e massimi.

YouTube player

Come fa il mercato ad arrivare all’equilibrio?

Il mercato arriva all’equilibrio mediante aggiustamenti progressivi, e vi rimane salvo che non ci siano cause che portano il mercato non in equilibrio.

Vediamo di seguito alcuni esempi di come si arrivi all’equilibrio di mercato nel caso di eccesso di offerta o di eccesso di domanda.

Clicca su ciascun caso per espanderlo

Se, ad esempio, ci fosse un prezzo superiore a quello di equilibrio, i consumatori non sarebbero disposti ad acquistare a quel prezzo (salvo alcuni), e quindi i produttori avrebbero “troppi beni” rispetto a quelli richiesti, e abbasserebbero il prezzo, per vendere la quantità prodotta in eccesso.
Con una diminuzione del prezzo, si avrebbe una quantità domandata maggiore.
Così via, finché si raggiunge il prezzo di equilibrio.

Equilibrio_Domanda_Offerta_Eccesso_di_offerta

Può succedere che il prezzo sia inferiore al prezzo di equilibrio, quindi ci saranno molti consumatori che vorranno acquistare a quel prezzo basso, ma non ci saranno produttori disposti a vendere, ovvero l’offerta non soddisferà la domanda, quindi ci saranno consumatori disposti a pagare un prezzo superiore, per ottenere il bene/servizio, e a quel prezzo, ci saranno produttori disposti ad offrirlo.
Il prezzo aumenterà progressivamente, fino a raggiungere quello di equilibrio.

Equilibrio_Domanda_Offerta_Eccesso_di_domanda

Le alterazioni dell’equilibrio

Come si è detto, un mercato che trova l’equilibrio, rimane nel punto di equilibrio salvo che non ci sia uno shock che determini uno spostamento di una delle due curve, oppure un provvedimento amministrativo.

In generale, possiamo vedere come operano le alterazioni dell’equilibrio nei seguenti grafici (clicca su ciascun caso per espanderlo):

L’equilibrio era nel punto di intersezione tra S e D, al prezzo p* e la quantità q*.

La curva di domanda si è spostata verso il basso (D1), determinando un nuovo equilibrio, al prezzo p1 e la quantità q1.

Spostamento curva domanda verso il basso

L’equilibrio era nel punto di intersezione tra S e D, al prezzo p* e la quantità q*.

La curva di domanda si è spostata verso l’alto (da D a D1), determinando un nuovo equilibrio, al prezzo p1 e la quantità q1.

Spostamento curva domanda verso l'alto

L’equilibrio era nel punto di intersezione tra S e D, al prezzo p* e la quantità q*.

La curva di offerta si è spostata verso il basso (da S a S1), determinando un nuovo equilibrio con il prezzo p1 e la quantità q1.

Spostamento curva offerta verso il basso

L’equilibrio era nel punto di intersezione tra S e D, al prezzo p* e la quantità q*.

La curva di offerta si è spostata verso l’alto (da S a S1), determinando un nuovo equilibrio con il prezzo p1 e la quantità q1.

Spostamento curva offerta verso l'alto

Quando si può usare il modello?

In breve, il modello si può applicare ragionevolmente in mercati concorrenziali, in cui:

  • tutti gli attori (compratori e venditori)sono price-taker (ovvero “subiscono” il prezzo, non lo determinano)
  • le imprese vendono prodotti identici
  • tutti gli attori possiedono informazione completa e razionalità illimitata
  • i costi di transazione sono bassi

Alcuni esempi possono essere il settore dell’agricoltura, della finanza, il mercato del lavoro ecc…

Domande e risposte

Cosa si intende per ‘Domanda’?

Quando parliamo di domanda, ci riferiamo alla quantità domandata di un dato bene, al variare del prezzo.

Cos’è la funzione di domanda?

La funzione di domanda è una funzione che indica in che modo varia la quantità domandata, al variare del prezzo e di altri fattori:
qd=f(p, pb, pc, Y)

Solitamente si tralasciano gli altri fattori e ci si concentra soltanto sul prezzo come variabile indipendente:
qd=f(p)

Ecco un esempio di funzione di domanda tipica:
qd = a – bp

Cosa si intende per ‘offerta’?

Quando parliamo di offerta, facciamo riferimento alla quantità offerta di un dato bene, al variare del prezzo.

Cos’è la funzione di offerta?

La funzione di offerta è una funzione che esprime in che modo varia la quantità offerta, al variare del prezzo e di altri fattori:
qs = f (p,c,t)

Come avviene per la funzione di domanda, anche per la funzione di offerta, di solito, si assumono tutti gli altri valori come costanti, e ci si concentra sul prezzo come unica variabile indipendente:
qs = f(p)

In particolare, la funzione di offerta tipica è la seguente:
qs = a + bp

*NOTA: la s sta per supply (offerta in inglese)

Cos’è il punto di equilibrio?

Il punto di equilibrio è definito come l’incontro tra la domanda e l’offerta.
In questo punto, i consumatori acquistano la quantità desiderata a quel prezzo, e i produttori offrono la quantità che desiderano offrire a quel prezzo.

Non sempre c’è un equilibrio (ma non è questa la sede per parlarne).Punto_di_Equilibrio_Domanda_e_Offerta

Quiz sul modello della domanda e dell’offerta

Clicca sul pulsante qui sotto per testare la tua conoscenza del modello della domanda e dell’offerta con un breve quiz:

Puoi trovare altri post relativi alla microeconomia nella pagina dedicata, cliccando sul pulsante qui sotto:


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4 commenti su “Domanda e offerta – Economia – Guida definitiva”

  1. ciao,
    innanzitutto grazie mille per questa guida, è fantastica. devo fare un’esame universitario di microeconomia, partendo da 0 con quale sequenza devo iniziare a studiare i tuoi argomenti ? seguo passo passo il tuo indice di microeconomia? ti ringrazio per un’eventuale risposta

    1. vincenzoasaro

      Ciao! Dipende molto dal tipo di esame che devi sostenere. Quindi ti consiglio di guardare con attenzione il programma del corso.
      Per la parte di esame relativa alla microeconomia, puoi seguire l’indice contenuto in questa pagina:
      https://www.vincenzoasaro.it/microeconomia-101/

      Ovviamente la pagina non è esaustiva, quindi se ci sono argomenti che sono nel programma del tuo corso (ma non nella pagina), devi studiarli altrove (o scrivere a noi, e vedremo se possiamo trattarli)!
      In bocca al lupo, e buono studio!

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