Il sistema dei prezzi spiegato in modo breve e semplice

Cos’è il sistema dei prezzi? Chi stabilisce, in un libero mercato, quanto debbano costare i beni e i servizi?

Immagina di entrare in un supermercato. Davanti a te, scaffali ricolmi di prodotti provenienti da ogni angolo del mondo: frutti esotici, salumi artigianali, salse e spezie da paesi lontanissimi. Ti sei mai chiesto come tutto questo sia possibile?

Dietro ogni singolo prodotto che trovi sugli scaffali c’è il lavoro di migliaia, se non milioni di persone. Ti sembra un’esagerazione? Proviamo a ragionarci su.

Dallo scaffale a tutto il mondo

  • Ogni prodotto è stato sistemato sugli scaffali da un dipendente del supermercato.
  • Prima di arrivare lì, è stato trasportato da un corriere a bordo di un camion.
  • Quel camion è stato costruito in una fabbrica, probabilmente in un altro paese.
  • Per costruire il camion sono serviti acciaio, plastica, microchip, tutti materiali estratti, lavorati e assemblati in luoghi diversi del mondo.
  • Il camion ha bisogno di carburante, prodotto a partire da petrolio estratto in altre nazioni, raffinato e distribuito fino alle stazioni di servizio.

E non finisce qui…

  • Il supermercato è illuminato grazie a energia elettrica generata in una centrale.
  • Il riscaldamento richiede ulteriore energia, prodotta e distribuita da altre aziende.
  • Anche il semplice scontrino che ti consegna il cassiere viene stampato su un registratore di cassa prodotto altrove.

Potremmo continuare all’infinito! Tutte queste persone che lavorano per rendere possibile la tua spesa quotidiana non si conoscono tra loro.

Culture diverse, un unico obiettivo: la cooperazione

Ognuno di questi lavoratori ha la propria cultura, parla una lingua diversa, ha convinzioni religiose differenti e modi di vivere unici. Alcuni, se si conoscessero, potrebbero persino provare antipatia l’uno per l’altro. Eppure, senza saperlo, collaborano perfettamente ogni giorno per far arrivare il prodotto sulle tue mani.

  • Come è possibile tutto questo?
  • Grazie al sistema dei prezzi.

I prezzi guidano milioni di persone a lavorare, commerciare, produrre e distribuire, senza che nessuno debba organizzare tutto dall’alto. È un meccanismo spontaneo, che permette al mondo di funzionare come una gigantesca rete interconnessa.

E la prossima volta che entrerai in un supermercato, forse lo guarderai con occhi diversi.

La mano invisibile: ciascun agente economico opera nel proprio interesse

Ognuna delle persone che contribuisce a far si che noi tutti abbiamo tutti i beni e servizi attualmente disponibili non lavora per ambire alla santità, né per farci un favore.

Ciascuno opera nel proprio interesse personale.

Il cassiere del supermercato è lì per guadagnare uno stipendio, il contadino che ha coltivato le arance che troviamo al supermercato, lo ha fatto per trarne un profitto, e così via.

Ogni agente economico opera nel proprio interesse, e così facendo, si riesce a raggiungere uno scopo comune.

Gli agenti economici sono come guidati da una mano invisibile.

Cos'è il laissez-faire copertina

Non ci sono parole migliori per spiegare questo concetto, di quelle di Adam Smith:

Frase Adam Smith Benevolenza del macellaio

Il sistema dei prezzi fa sì che le persone si coordinino, senza alcuna direzione centrale.

Chi guida la mano invisibile? E qual è la sua utilità?

Chi è che guida la mano invisibile?
Chi sceglie quanti e quali prodotti si debbano vendere, e a quale prezzo?

Di solito, nessuno. In un libero mercato, i singoli scelgono cosa comprare e cosa vendere liberamente, e il prezzo viene determinato dal mercato.

Questa è (o dovrebbe essere)la regola, anche se negli ultimi anni lo Stato ha iniziato a intervenire nell’economia con frequenza sempre maggiore.

La libertà di scelta e di iniziativa degli individui, fa sì che si produca il valore massimo possibile con le risorse limitate che ci sono a disposizione. Questo è uno dei benefici del sistema dei prezzi.

Chi ha inventato il sistema dei prezzi?

Il sistema dei prezzi è nato spontaneamente, molto prima che l’economia fosse considerata una “scienza“.

Così come le lingue (che non sono inventate da nessuno), il sistema dei prezzi è nato spontaneamente, da un accordo tra soggetti desiderosi di scambiarsi beni e servizi.

Non c’è nessuno pianificatore centrale che decide, ad esempio, che oggi le chewing gum debbano costare un dato prezzo.

Il sistema dei prezzi e la trasmissione delle informazioni

Il sistema dei prezzi, tra le altre cose, trasmette informazioni.

Ipotizziamo che, per una ragione a noi sconosciuta, la richiesta di pneumatici aumenti (ad esempio, perché in un grande paese sono state create delle infrastrutture tali da provocare un aumento nella domanda di auto).

I venditori di componenti per auto si accorgeranno che la richiesta di pneumatici è aumentata.

Ordineranno più pneumatici.

Il produttore di pneumatici, ordinerà più gomma dai propri fornitori.

Il fornitore di gomma si accorgerà dell’aumento della richiesta, e si organizzerà per produrne di più.

Per indurre i fornitori ad aumentare la produzione di gomma, gli acquirenti devono offrire un prezzo maggiore per la gomma.

Il produttore di gomma, ha notato l’aumento delle richieste della gomma, probabilmente senza sapere niente delle infrastrutture create in un paese remoto. L’informazione che qualcuno sta chiedendo più gomma gli è arrivata semplicemente attraverso il meccanismo dei prezzi.

Sono trasmesse soltanto le informazioni importanti, e soltanto a chi deve conoscerle

Il produttore di gomma, come abbiamo detto, non deve sapere che la richiesta di gomma serve a produrre pneumatici, né deve sapere che in qualche paese qualcuno ha creato tante autostrade incrementando la richiesta di auto.

Tutto quello che deve sapere, e che gli interessa sapere, è che qualcuno per qualche ragione è disposto a pagare la gomma di più.

Il sistema dei prezzi fa si che queste informazioni vengano veicolate automaticamente.

Le interferenze sul sistema dei prezzi

Qualsiasi cosa che limiti la libera formazione dei prezzi interferisce con la trasmissione delle informazioni.

Se per esempio il governo da dei sussidi per certi interventi (ad esempio quelli di ristrutturazione edilizia), allora la domanda di certi materiali (ad esempio del materiale edile) salirà repentinamente (quella che si chiama “bolla“). I produttori dei materiali edili, anche i proprietari delle materie prime, riceveranno l’informazione che il mercato sta chiedendo di più, ed effettueranno investimenti per fare fronte alla domanda.

Notiamo che i prezzi saliranno sia per chi beneficia degli incentivi, sia per chi non ne beneficia.

L’aumento dei prezzi di quei materiali farà aumentare l’inflazione. Inoltre, quando il governo togliesse i sussidi, ci sarebbe troppa capacità produttiva, non giustificata dalla domanda effettiva (al netto dei sussidi).

Questo è soltanto un semplice esempio che però fa capire come sia delicato l’equilibrio del sistema dei prezzi.

Le minacce al sistema dei prezzi

Nonostante l’importanza di un mercato libero, e della libera formazione dei prezzi (con i relativi segnali di prezzo), molti governi in giro per il mondo, soprattutto nei paesi avanzati, attentano al sistema dei prezzi con imposizioni dei prezzi, tariffe, dazi all’importazione, e così via.

Le risorse che il mondo ha a disposizione sono limitate.

In che modo si possono utilizzare al meglio, per soddisfare il maggior numero di bisogni possibili?

Ci sono due modi principali, in linea di massima, per decidere come allocare le risorse:

  • Un pianificatore centrale, che decide quanto e come si debba produrre di ciascun bene e sevizio. Questa impostazione è tipica dei paesi socialisti.
  • L’economia di mercato e il sistema dei prezzi

Le informazioni sono tante, sono disperse, e nessuno al mondo è capace di prendere scelte che massimizzano il benessere di tutti sulla base di quelle informazioni.

Inoltre, in un’economia socialista, in cui un pianificatore centrale sceglie per il bene di tutti, mancano gli incentivi.

La cosa è già stata provata in Russia, in Cambogia, in Cina, a Cuba.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti, anche se alcuni sembrano non volerli guardare.

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