Cosa è la statistica? In questo post proviamo a parlarne in poche parole comprensibili, senza alcuna formula o grafico.
L’approccio statistico, ovvero il modo di pensare statisticamente, è noto a tutti noi. Proviamolo con un esempio.
Immaginiamo di essere insieme in una stanza, e che vi dica che dietro la porta ci sono due sportivi, una donna e un uomo.
Una persona pratica il nuoto sincronizzato, e l’altra gioca a calcio.
A questo punto, vi chiedo di tirare ad indovinare al meglio, e dire quale delle due persone è una donna.
Molto probabilmente avrete pensato che la donna è quella che pratica il nuoto sincronizzato, mentre chi fa calcio è l’uomo.
Ovviamente sapete che ci sono delle donne (e sono sempre di più di recente)che giocano a calcio, ed esistono anche degli uomini che praticano il nuoto sincronizzato, ma nonostante ciò avete pensato con una certa sicurezza che a praticare il calcio è il maschio, mentre la donna è la nuotatrice sincronizzata.
Avete fatto questa scelta sulla base della vostra personale esperienza, e in assenza di altre informazioni, avete pensato che questa sia la previsione più accurata.
Abbiamo appena visto un esempio di cosa significhi “pensare statisticamente“.
Pensare statisticamente
Per pensare statisticamente, non è necessario effettuare calcoli.
Infatti lo facciamo quotidianamente, con affermazioni come “in media vado in palestra tre volte a settimana“, oppure “è molto difficile che riesca a vincere la lotteria“.
Il dizionario Treccani definisce la statistica come segue:
statìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. statistico]. – 1. Scienza che ha per oggetto lo studio dei fenomeni collettivi suscettibili di misurazione e di descrizione quantitativa: basandosi sulla raccolta di un grande numero di dati inerenti ai fenomeni in esame, e partendo da ipotesi più o meno direttamente suggerite dall’esperienza o da analogie con altri fenomeni già noti, mediante l’applicazione di metodi matematici fondati sul calcolo delle probabilità, si perviene alla formulazione di leggi di media che governano tali fenomeni, dette leggi statistiche; spesso la raccolta dei dati viene limitata a un campione più ristretto, opportunamente predeterminato in modo da rappresentare il più fedelmente possibile le caratteristiche generali.
La definizione del dizionario Treccani non è distante da quanto abbiamo dimostrato con il nostro esempio iniziale.
Osservando in modo sistematico dei pattern e delle connessioni su fatti che ci interessano, la statistica ci aiuta a dare un senso a certi fenomeni, a interpretare il passato e a volte a predire cosa succederà in futuro.
Statistica descrittiva e statistica inferenziale
I libri di testo di statistica di solito fanno una distinzione tra statistica descrittiva e statistica inferenziale.
In estrema sintesi, possiamo distinguere le due branche come segue:
- La statistica descrittiva riguarda i metodi usati per riassumere o descrivere le nostre osservazioni.
- La statistica inferenziale si basa sull’uso delle osservazioni come base per effettuare stime e previsioni
Un esempio di metodo usato nella statistica descrittiva è la media aritmetica, di cui abbiamo parlato in questo post.
Per concludere questo post su cosa è la statistica, dobbiamo fare un’ultima distinzione, sulla quale si basa la differenza tra statistica descrittiva e statistica inferenziale di cui abbiamo appena parlato.
È la distinzione tra campione e popolazione.
In statistica, la popolazione non riguarda necessariamente un insieme di persone, ma il totale delle unità osservate (ad esempio, se sto osservando la produzione mondiale di quaderni in un certo anno, la popolazione sono tutti i quaderni prodotti quell’anno).
Gli statistici spesso si concentrano su una o più caratteristiche della popolazione (ad esempio, se la popolazione fosse composta da uomini, una caratteristica potrebbe essere il colore degli occhi).
Spesso, però, gli statistici non riescono ad osservare tutta la popolazione, o perché è troppo difficile, o perché è impossibile.
In questi casi, fanno il possibile con un campione (una parte della popolazione)che riesca a rappresentare al meglio tutta la popolazione.
Ovviamente, dire che qualcosa che vale per un campione vale anche per la popolazione intera (inferirlo)può essere difficile.
L’affidabilità di questa generalizzazione dipende da quanto adeguatamente il campione rappresenta la popolazione!
Cosa ne pensate? Avete un modo semplice di spiegare cosa sia la statistica? Avete qualche domanda?
Scrivetelo pure nei commenti!