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Domande e Risposte sugli ammortamenti

Domande e risposte sugli ammortamenti - Copertina

Passiamo in rassegna alcune tipiche domande e risposte sugli ammortamenti.

Se vuoi approfindire ulteriormente l’argomento degli ammortamenti, puoi visitare un post con gli esercizi svolti sugli ammortamenti cliccando sul pulsante qui sotto:

Domande e risposte sugli ammortamenti

COS’È L’AMMORTAMENTO?

L’ammortamento è un meccanismo contabile, che permette di ripartire il costo di un bene pluriennale (detto anche ad utilità ripetuta, o a fecondità ripetuta)nei vari esercizi nei quali il bene concorre alla formazione dei ricavi.

Ad esempio, se compro un fabbricato che avrà un’utilità stimata di 30 anni, il costo storico (costo d’acquisto)del fabbricato dovrà essere ripartito in questo 30 anni, pro-quota (a prescindere da quando effettivamente si sia pagato il fabbricato, quindi a prescindere dalla manifestazione monetaria del costo).

PERCHÈ SI FA L’AMMORTAMENTO?

L’ammortamento si effettua sia perché è obbligatorio per legge, ma prima ancora per conformarsi al principio di competenza economica.

QUALI BENI SI AMMORTIZZANO?

L’ammortamento viene fatto per i beni pluriennali, ad utilità ripetuta. Ossia per le immobilizzazioni materiali, e per le immobilizzazioni immateriali.

COME DETERMINO LA DURATA DEL BENE DA AMMORTIZZARE?

La durata in cui ammortizzare il bene dipende dalla vita utile dello stesso, tenendo conto dei fattori tecnici e dell’obsolescenza del bene (visto il progresso tecnologico, il bene potrebbe essere comunque funzionante, ma non più utilizzabile dopo un certo numero di anni, perché non più “al passo con i tempi”).

In ogni caso, il coefficiente di ammortamento (la percentuale ammortizzata ogni anno)non può essere superiore ai coefficienti pubblicati in Gazzetta Ufficiale nel 1988 dal Ministero delle Finanze (DM 31/12/1988).

1. Anzitutto bisogna aver acquistato un bene ammortizzabile
2. Ne calcolo la durata (in conformità ai coefficienti indicati dal Ministero delle Finanze (vedi domanda precedente).
3. Calcolo il coefficiente di ripartizione (che può essere a quote costanti, decrescenti, o variabili).
4. Ogni anno calcolo la quota di ammortamento dell’anno, e rettifico (attraverso il “Fondo ammortamento”) il valore contabile del bene

CHE SUCCEDE SE VENDO UN BENE PRIMA CHE SIA AMMORTIZZATO?

Non succede niente!

Il valore contabile (Costo storico – Fondo ammortamento)del bene viene annullato, e come contropartita c’è il pagamento del bene.
Se il prezzo di vendita è superiore al valore contabile, si registrerà una plusvalenza (ovvero una componente positiva di reddito, diciamo un “ricavo”).
Se il prezzo di vendita è inferiore al valore contabile, si registrerà una minusvalenza (ovvero una componente negativa di reddito, diciamo un “costo”).

DOVE SPIEGO COME HO DETERMINATO I CRITERI DI CALCOLO DELL’AMMORTAMENTO?

I criteri di calcolo dell’ammortamento, e il criterio di ripartizione, devono essere indicati nella Nota Integrativa (per saperne di più sulla nota integrativa, vedi il post relativo al bilancio d’esercizio).

Per accrescere questo post con nuove domande e risposte sugli ammortamenti, sentiti libero di commentare qui sotto inserendo la tua domanda, o di contattarmi direttamente!

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