Questo post parla specificamente dello spostamento della curva di domanda.
Si è già parlato della domanda in generale (accennando allo spostamento della curva di domanda)nell’articolo dedicato al modello della domanda e dell’offerta.
Dunque qui accenneremo soltanto a ciò che ci è utile per spiegare gli spostamenti della curva di domanda, non parlando di altri argomenti riguardo alla domanda e alla curva di domanda, che possono essere trovati nel post dedicato.
SPOSTAMENTO DELLA CURVA DI DOMANDA
Cosa influenza la domanda?
Come sappiamo, la domanda è influenzata da diversi fattori. In particolare, tra i fattori che influenzano la domanda possiamo avere:
- Prezzo
- Gusti del consumatore
- Informazioni (anche errate)di cui il consumatore è in possesso
- Prezzi di altri beni (sostituti stretti o complementari)
- Reddito dei consumatori
- Leggi e regolamentazioni della Pubblica Amministrazione
- Altri fattori (di qualsiasi tipo)
Gli economisti osservano da vicino la correlazione tra il prezzo e la quantità domandata.
Quindi, si possono verificare due eventualità:
Variazione del prezzo
Comporta uno spostamento LUNGO la curva di domanda (varia la quantità domandata, ma la curva rimane dov’è)
Variazione di altri fattori
Comporta una traslazione DELLA curva di domanda (la curva di domanda si sposta verso l’alto o verso il basso)
In questo post ci occupiamo del secondo caso, ovvero il caso in cui c’è una traslazione della curva.
“Traslazione” significa semplicemente che la pendenza della curva resta uguale, e la curva si sposta rispetto a dov’era.
Vediamo adesso i vari casi in cui si può avere una traslazione della curva di domanda.
Casi in cui si può avere uno spostamento della curva di domanda
CASI IN CUI SI PUÒ AVERE UNO SPOSTAMENTO DELLA CURVA DI DOMANDA
Variazione del reddito
Quando varia il reddito, la curva di domanda si sposta in modo differente a seconda che si tratti di beni normali o di beni inferiori.
Beni normali
Nel caso di beni normali, se il reddito aumenta la quantità domandata aumenterà.
Se il reddito diminuisce, allora la quantità domandata diminuirà.
Quindi il ragionamento per i beni normali è abbastanza semplice.
Esempio: se guadagno 2 €, ipotizzando che spenda tutto il mio guadagno in latte, che costa 1€/litro, comprerò 2 litri di latte.
Se invece il mio reddito aumenta, e guadagno 4 €, comprerò 4 litri di latte.
Il prezzo del latte è rimasto uguale, è cambiato il mio reddito (ho più soldi da spendere per il latte).
Nel grafico sottostante vediamo cosa accade alla curva di domanda quando varia il reddito, in caso di beni normali:
Beni inferiori
Come abbiamo anticipato, il ragionamento per i beni inferiori è differente.
Proviamo a capire cos’è un bene inferiore con un esempio:
Ipotizziamo che una persona consumi contemporaneamente burro (bene normale)e margarina (bene inferiore).
Un aumento del reddito del consumatore farà sì che la sua preferenza vada al burro, quindi quel consumatore comprerà PIÙ burro (bene normale), e MENO margarina (bene inferiore).
Quindi, ad un aumento del reddito, la quantità domandata di margarina diminuisce (perché si preferisce il burro).
La margarina è un bene inferiore.
In generale, questo tipo di ragionamento si può fare su tutti i beni che sono sostituti di altri beni considerati di qualità superiore.
Quello che accade alla curva di domanda di beni inferiori quando varia il reddito può essere sintetizzato nel seguente grafico:
CASI IN CUI SI PUÒ AVERE UNO SPOSTAMENTO DELLA CURVA DI DOMANDA
Variazione dei prezzi di altri beni
Può succedere che lo spostamento della curva di domanda del bene che osserviamo sia causato dalla variazione del prezzo di un altro bene diverso.
Il caso qui analizzato è diverso da quello precedente, in cui alla variazione del reddito variava la domanda del bene osservato (normale o inferiore).
Qui osserviamo la curva di domanda di un bene e il suo spostamento al variare del prezzo di un altro bene diverso.
In particolare, parliamo del caso di beni complementari e di beni sostituti.
Beni complementari
Quando parliamo di beni complementari ci riferiamo a quei beni che in genere sono consumati congiuntamente (ad esempio automobili e benzina oppure gin e acqua tonica).
Nel caso di beni complementari, l’aumento del prezzo di un bene comporta la riduzione della domanda dell’altro bene.
Prendiamo ad esempio la domanda di spaghetti. Se il prezzo della salsa (che di solito consumiamo con gli spaghetti)aumenta, allora la nostra richiesta di spaghetti diminuirà (in totale, la combinazione salsa+spaghetti ci costa di più).
Giusto per fare un esempio ulteriore, ipotizziamo che una persona consumi sempre gin&tonic la sera. Una bottiglia di gin costa 5€, e una bottiglia di acqua tonica costa 4€. Quindi in totale, per il gin&tonic questa persona spende 9€.
Se il prezzo dell’acqua tonica aumenta (da 4€ passa a 6€), la domanda di gin di questa persona si ridurrà.
Questa persona comprerà meno gin perché lo mischierà con meno acqua tonica (in quanto quest’ultima costa di più).
Il prezzo del gin non è cambiato. È cambiata però la domanda perché il gin veniva consumato in associazione con l’acqua tonica, il cui presso invece è aumentato.
Dunque se il prezzo di un bene complementare aumenta o diminuisce, la curva di domanda del bene preso in considerazione si sposta come nel grafico seguente:
Beni sostituti
Per beni sostituti intendiamo quei beni che soddisfano lo stesso bisogno (ad esempio cinema e TV, oppure autobus e metropolitana, e così via.
Quando ci sono dei beni sostituti, se il prezzo di uno dei due aumenta, è ragionevole aspettarsi che la domanda dell’altro bene (il sostituto)aumenti.
Se il prezzo dell’autobus aumenta, tenderò a prendere di più la metropolitana (il cui prezzo è rimasto invariato).
Facciamo un esempio ulteriore per chiarire.
Facciamo qualche esempio ulteriore per capire il caso di beni sostituti
Un anziano sceglie tra cinema e teatro
Abbiamo un anziano che va al cinema qualche volta alla settimana, anziché andare a teatro.
Entrambi (teatro e cinema)soddisfano il bisogno di intrattenimento dell’uomo.
Se il prezzo del biglietto del cinema dovesse aumentare, la curva di domanda “teatro” si sposterà verso destra automaticamente (ovvero, l’uomo chiederebbe più teatro).
Sebbene il prezzo del teatro sia rimasto invariato, l’aumento del prezzo del biglietto del cinema (bene sostituto)ha fatto sì che l’uomo chieda “più teatro”.
Le scelte di consumo di una signora e il prezzo delle tisane
Una signora consuma a colazione una tisana al finocchio oppure un tè.
Osserviamo la domanda del tè.
Se il prezzo della tisana al finocchio aumenta, la domanda di tè si sposterà verso destra.
In altre parole, la signora domanderà più te (sebbene il suo prezzo non sia cambiato).
Questo perché la tisana al finocchio (il bene sostituto)adesso costa di più.
Dunque, se il prezzo di un bene sostituto aumenta o diminuisce, la curva di domanda del bene preso in considerazione (il cui prezzo rimane invariato)si sposta come nel grafico seguente:
Provvedimenti dello Stato e della Pubblica Amministrazione
Anche quando la Pubblica Amministrazione emana dei provvedimenti si possono avere delle ripercussioni sulla curva di domanda.
Di questo abbiamo parlato in un post specifico dedicato a questo argomento, che potete visitare cliccando sul pulsante qui sotto:
Video sullo spostamento della curva di domanda
Domande e risposte sullo spostamento della curva di domanda
No!
Una variazione del prezzo determina uno spostamento LUNGO la curva di domanda.
Sì!
In generale, una variazione di altri fattori (diversi dal prezzo)porta ad uno spostamento DELLA curva di domanda.
Sì!
Ci sarà una nuova curva di domanda, e quindi un nuovo punto di equilibrio, dato dall’incontro tra la curva di domanda e quella di offerta.
No!
Per i beni normali, se il reddito aumenta la domanda si sposta verso l’alto.
Per i beni inferiori, invece, un aumento del reddito determina uno spostamento della curva di domanda verso il basso.
(Viceversa nel caso di una diminuzione del reddito).
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