La divisione dei settori economici in settore primario secondario e terziario è nota, spesso la si studia già alle scuole medie.
Vediamo qualcosa di più in merito alla suddivisione, e a chi l’ha formulata.
In fondo alla pagina troverai un’infografica che riassume i concetti di questo post!
Settore primario, secondario e terziario (…e quaternario)
Gli economisti John Bates Clark ed Irving Fisher hanno elaborato una teoria secondo la quale l’economia è suddivisa in tre settori, che di sicuro avrete già sentito nominare:
Settore primario
Riguarda le aziende che svolgono un’attività di produzione primaria, o originaria. In altre parole quelle aziende che creano beni non precedentemente esistenti o non disponibili per l’uso. {Aziende estrattive, aziende della pesca, aziende agricole …}
Settore secondario
Include le aziende di produzione secondaria, che usano nel proprio processo produttivo i beni ottenuti dalle aziende del settore primario. {Aziende industriali, aziende edili, aziende conserviere …}
Settore terziario
Comprende le aziende che offrono servizi ai consumatori e alle aziende dei primi due settori. {Aziende di trasporti, aziende creditizie, aziende assicurative …}
Settore quaternario (o terziario avanzato)
A questi tre settori, negli ultimi anni, è stato affiancato un quarto settore, detto appunto quaternario (o terziario avanzato).
Si riferisce in modo residuale a quelle aziende che non rientrano in nessuno dei settori precedentemente elencati.
{Aziende di ristorazione, aziende della cultura, dello sport, dello spettacolo …}.
Sviluppo dell’economia e importanza dei settori
Secondo la teoria di Fisher e Clark, che come vedremo non è esente da critiche, con lo sviluppo di un’economia, si modifica l’importanza relativa dei tre settori: nelle economie relativamente primitive il settore primario è quello principale; in quelle un po’ più sviluppate (economie dell’era industriale)a farla da padrone è il settore secondario; infine, nelle economie più avanzate, dette post-industriali, a trainare maggiormente l’economia è il settore terziario.
Critiche al modello Clark-Fisher
- In molte economie in via di sviluppo, il settore principale è quello terziario (dei servizi), senza che vi sia un settore secondario sviluppato.
Esempi: Kenya (turismo), Malta (turismo e servizi finanziari), Cipro (turismo e servizi finanziari), Hong Kong (servizi finanziari). - Il modello ignora il contesto economico internazionale, non tenendo in considerazione le importazioni e le esportazioni.
Per approfondire
Neoclassical Theory in America: J. B. Clark and Fisher di James Tobin