Come praticamente tutti sanno, l’inflazione è l’aumento generalizzato dei prezzi.
Diversi economisti si sono interrogati sui motivi che causano l’inflazione (la domanda, i costi di produzione, l’eccesso di quantità di moneta in circolazione). In Italia negli anni ’80 abbiamo avuto un’inflazione a due cifre per un periodo.
In Austria (e successivamente, con effetti ancora più taglienti, anche in Germania), nel primo dopoguerra c’è stato un aumento incontrollato dei prezzi, che viene descritto in maniera davvero efficace da Stefan Zweig nel suo scritto autobiografico “Il mondo di ieri. Ricordi di un europeo”.
Stefan Zweig è lo scrittore che ha ispirato il film diventato di culto ‘Grand Budapest Hotel’ di Wes Anderson.
Ho pensato di inserire qui alcuni passi di questo capitolo che descrivono la situazione in Austria in quel periodo di altissima inflazione, leggendoli si può capire ancora meglio, con ‘la pancia’ anziché con la testa, quanto sia importante mantenere sotto controllo il livello dei prezzi.
Proprio con l’intento di tenere sotto controllo l’inflazione è nata la BCE.
«Il caos, infatti, assumeva forme sempre più fantastiche. Ben presto nessuno ebbe più un’idea dei prezzi. Oscillavano e salivano alle stelle come più gl
i pareva. […]Lo squilibrio più grottesco si rivelò specie negli affitti, dato che il governo, per tutelare gli inquilini (che rappresentavano il grosso della popolazione), vietò qualsiasi aumento, a scapito dei proprietari. Il risultato fu che in Austria un appartamento di media grandezza, per un anno intero, costava agli inquilini meno di un pranzo».
«Uno straniero che non abbia vissuto quel periodo immaginerà, a rigor di logica, che al tempo in cui un uovo in Austria costava quanto prima un’automobile di lusso, per sfiorare di lì a poco in Germania i quattro miliardi di marchi (l’equivalente del valore catastale di tutti i palazzi di Berlino».
Ecco l’assurdità che un’inflazione incontrollata può provocare, sembra un racconto di fantasia, ma non lo è.
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Insomma, questa lettura è davvero consigliata, non soltanto per i riferimenti all’inflazione: